Impianti dentali senza osso, come e quando vengono effettuati
Gli impianti dentali sono una soluzione affidabile e duratura per sostituire i denti mancanti. Tuttavia, in alcuni casi, il paziente può presentare una riduzione dell’osso mascellare che rende difficile l’inserimento tradizionale degli impianti. Fortunatamente, esistono tecniche avanzate che consentono di effettuare gli impianti dentali senza osso, offrendo una soluzione efficace anche in situazioni complesse.
In questo articolo, esploreremo come vengono effettuati gli impianti dentali senza osso e in quali situazioni rappresentano una valida opzione.
Cos’è un impianto dentale senza osso
Un impianto dentale senza osso, noto anche come impianto dentale basale o impianto zigomatico, è un tipo di impianto che viene utilizzato quando l’osso mascellare è insufficiente o non idoneo per l’inserimento degli impianti tradizionali. Questa tecnica si basa sull’utilizzo di ancoraggi diversi, come gli zigomi o l’osso basale, per fissare l’impianto dentale.
Installazione impianti dentali senza osso
Prima di eseguire un impianto dentale senza osso, è necessario sottoporsi a una valutazione approfondita. Il dentista o il chirurgo maxillo-facciale esaminerà attentamente la struttura ossea, utilizzerà esami radiografici e tomografie computerizzate per valutare la quantità e la qualità dell’osso disponibile.
Sulla base dei risultati della valutazione, verrà sviluppato un piano di trattamento personalizzato. Questo includerà la scelta del tipo di impianto senza osso da utilizzare e la pianificazione dell’intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico per gli impianti dentali senza osso può richiedere anestesia generale o locale, a seconda delle necessità del paziente e della complessità del caso. Durante l’intervento, il chirurgo posizionerà gli impianti dentali negli ancoraggi alternativi scelti. Questi offrono stabilità e supporto per gli impianti dentali senza dipendere dall’osso mascellare tradizionale.
Dopo l’intervento chirurgico, è necessario un periodo di guarigione, durante il quale gli impianti si integrano nell’osso circostante. Questo processo, chiamato osteointegrazione, consente agli impianti di stabilizzarsi e diventare parte integrante della struttura orale.
Quando sono indicati gli impianti dentali senza osso
Gli impianti dentali senza osso sono una valida opzione in diverse situazioni, tra cui:
- Riduzione dell’osso mascellare: Se il paziente ha subito una significativa riduzione dell’osso mascellare a causa di malattie parodontali avanzate, atrofia ossea o perdita di denti a lungo termine, gli impianti dentali senza osso possono essere considerati come una soluzione efficace. Questi impianti consentono di evitare procedure di rigenerazione ossea complesse;
- Anatomia mascellare complessa: In alcuni pazienti, l’anatomia mascellare può essere particolarmente complessa o atipica, rendendo difficile l’inserimento degli impianti tradizionali. Gli impianti dentali senza osso offrono una maggiore flessibilità, poiché possono essere ancorati a strutture alternative come gli zigomi o l’osso basale;
- Pazienti con ridotta densità ossea: Alcuni pazienti possono presentare una bassa densità ossea, che non fornisce un supporto sufficiente per gli impianti tradizionali. Gli impianti dentali senza osso offrono un’alternativa efficace in queste situazioni, consentendo di evitare procedure di rigenerazione ossea;
- Evitare innesti ossei: Gli impianti dentali senza osso rappresentano una soluzione ideale per i pazienti che desiderano evitare l’utilizzo di innesti ossei, che richiedono una procedura chirurgica aggiuntiva e un periodo di guarigione più lungo.